I depositi
Il Museo Civico Archeologico “Rodolfo Lanciani” ha attualmente un allestimento che privilegia i materiali più importanti e rappresentativi di un determinato periodo o tema. Il futuro allestimento, ideato da tempo e che si spera di poter realizzare a breve, privilegerà invece un’esposizione rigorosamente cronologica e, all’interno di questa, topografica, articolata cioè per siti e monumenti. Tale allestimento prevedrà naturalmente una diversa distribuzione dei reperti oggi esposti, ma veri protagonisti saranno soprattutto quelli custoditi nei depositi che, come in tutti i musei che si rispettino, anche al “Lanciani” non mancano.
Al primo piano dell’ex convento di San Michele tre stanze, chiuse con cancellate, sono adibite a magazzini-deposito per i materiali rinvenuti negli ultimi venti/trent’anni durante la sorveglianza archeologica, indagini preventive e successivi scavi estensivi, prescritti dalla Soprintendenza in vista della realizzazione di opere pubbliche e private, ma anche nel corso di alcuni scavi scientifici programmati. Si tratta quasi essenzialmente di reperti di epoca romana, databili fra il II-I sec. a.C. e il IV-V d.C., riconducibili a classi ceramiche, elementi architettonici, edilizi, decorativi e di rivestimento provenienti da contesti abitativi (soprattutto villae), funerari e, più di rado, cultuali. A titolo esemplificativo si possono citare i reperti dalle loc. Inviolata (area dell’ex Discarica rifiuti non pericolosi), Cesi Ranni (bacino minerario della Buzzi Unicem), Guidonia (cantiere nuova stazione ferroviaria), maggiormente meritevoli di esposizione.
Un terzo ambiente, sempre al primo piano, è riservato ai materiali rinvenuti principalmente nel corso di ricognizioni effettuate negli scorsi decenni sul territorio comunale ad opera della Sezione Cornicolana del Gruppo Archeologico Latino. Sono materiali scelti, finalizzati innanzitutto a definire la cronologia e a documentare le caratteristiche degli insediamenti e dei complessi sepolcrali.
Infine, il Museo dispone di un locale situato nel retro, accessibile dall’esterno, riservato alla conservazione di grandi blocchi lapidei e dei materiali osteologici restituiti dallo scavo di tombe e necropoli di epoca romana.