Tradizioni monticellesi
Come tutti i paesi di antica origine, anche Montecelio possiede un suo patrimonio materiale e immateriale che caratterizza il modo di vivere collettivo, di cui fanno parte tradizioni meritevoli di essere documentate, prima che la realtà globalizzata tipica della nostra epoca le faccia scomparire del tutto.
Al primo posto fra loro le due feste religiose più importanti per una comunità agricola, entrambe dedicate alla Vergine, con cui si pregava per ottenere un raccolto sufficiente alle proprie necessità e per ringraziare il Cielo una volta ultimata la mietitura.
La festa della Madonna d’Aprile ha il suo punto culminante nella processione intorno alla collina di Monte Albano; essa ebbe luogo la prima volta per ottenere la pioggia in occasione della terribile siccità che colpì l’intera Europa nel 1779. Vi partecipò tutta la popolazione seguendo la venerata statua dell’Immacolata portata a spalla in una macchina lignea (baldacchino).
Ben diversa era la festa della Madonna d’Agosto, caratterizzata da manifestazioni di giubilo volte a ringraziare solennemente la Vergine una volta riposto il raccolto nei granai. La processione si svolgeva di notte a causa della calura estiva ed era accompagnata da bengalate, prolungati scampanii e spari a salve in segno di esultanza.
Una terza festa, dal 1960 dedicata a San Michele, cade nell’ultima domenica di settembre. Si celebrava fin dal XVI secolo in onore di Sant’Antonio Abate, patrono dei molti cavallari allora esistenti a Montecelio, che accompagnavano in chiesa la statuina del Santo con una sfilata preceduta e seguita dalla distribuzione di uva e ciambelle ai fedeli. Dagli anni Venti in poi la sua caratteristica principale divenne il fastoso corteo delle donne che indossavano la vunnella, l’abito tradizionale monticellese talvolta arricchito da ricami in oro. Oggi la sfilata delle vunnelle, spesso accompagnate da giovani vestiti da buttari, è divenuta l’elemento distintivo della festa e rappresenta l’evento tradizionale più atteso dalla popolazione locale e del circondario.